Storytelling: è il cuore della comunicazione in ambito marketing.
Lo storytelling è un modo di organizzare i contenuti per connettersi col proprio pubblico, e questa connessione si basa su 5 regole base.
Vediamo quali!
1. SII AUTENTICO E COERENTE
Il primo passo verso la costruzione di uno storytelling ben fatto è il legame autentico fra la narrazione e l’oggetto della narrazione.
Il marchio, il prodotto o il servizio, in una parola l’oggetto, per il quale viene creato lo storytelling deve venire innanzitutto enucleato nei suoi elementi essenziali.
- Ecco alcune idee di base per costruire un nocciolo di autenticità e coerenza quando si parla di un oggetto:
- Qual è la sua origine?
- Com’è nata e come si è evoluta l’idea iniziale?
- E perché è nata: cosa riesce ad offrire di nuovo sul mercato?
Le informazioni che verranno selezionate costituiranno la base coerente dello storytelling a 360° e daranno forma e consistenza a tutta la brand identity dell’oggetto, al tono di voce, alla tipologia di canali e contenuti che verranno prodotti.
2. CONOSCI IL TUO PUBBLICO
Come diciamo sempre, una strategia di marketing efficace si basa sui dati.
In questo caso, il lancio dell’oggetto attraverso lo storytelling va preceduto da un’analisi del proprio pubblico.
- A chi ci rivolgiamo?
- Quali sono le preferenze e i desideri del proprio pubblico? Questa informazione servirà a progettare lo stile di comunicazione dello storytelling.
- Quali sono le esigenze e le necessità del proprio pubblico (sia attuale che potenziale)? Questa informazione servirà a scegliere quali plus dell’oggetto vanno sottolineati con lo storytelling.
3. COMUNICA IL PROBLEMA CHE RISOLVI
Veniamo ora al cuore dello storytelling: il nostro oggetto esiste per portare un grande beneficio al proprio pubblico.
L’oggetto può essere assolutamente innovativo ma può anche essere una versione rivista di un oggetto già proposto da noi o dalla concorrenza, del quale vanno quindi esaltate le particolarità, che possono essere davvero varie:
- è più etico
- è più comodo
- è più ecologico
- è più economico
- è personalizzabile
- è più diffuso a livello globale
- è raccomandato da un certo personaggio
- è più esclusivo
4. COSTRUISCI IL TUO PERSONAGGIO
Chi è a raccontare la storia?
Lo storytelling proviene infatti da una voce, che è la voce dell’azienda che presenta se stessa o il proprio oggetto.
Quindi chi parla?
Il tono di voce e l’approccio autorevole, ammiccante, professionale, simpatico, materno, tecnologico vanno decisi prima di iniziare il racconto.
Non è detto che una grande azienda debba per forza essere impersonale (ad esempio pensiamo allo storytelling di Lush) o che un’istituzione finanziaria debba essere seriosa (immaginiamo ad esempio ING), e allo stesso modo non dobbiamo immaginare che un piccolo nido privato di città debba essere scanzonato.
Per costruire il proprio personaggio, cioè per far trasparire il volto che sta dietro allo storytelling, si raccolgono i dati collezionati in precedenza e si sceglie di conseguenza, in modo funzionale a quanto identificato al punto 1: coerenza e autenticità.
Il marketing infatti non è tutto! Il cliente prima o poi ci incontrerà di persona e potrebbe essere (s)piacevolmente sorpreso dal trovare un’azienda molto diversa “da come si vede nella pubblicità”.
5. CONNETTITI CON LA TUA COMUNITÀ
Qui parliamo di fidelizzazione.
Lo storytelling è uno strumento perfetto per realizzare dei processi di fidelizzazione che mantengano nei nostri clienti il piacere di continuare ad avere a che fare con il nostro marchio a lungo.
Grazie allo storytelling, che deve sempre essere basato su informazioni valide e aggiornate (v. punto 2) è possibile mantenere una connessione col proprio pubblico, anche mettendo il pubblico stesso al centro del proprio storytelling, come ad esempio ospitando le recensioni del pubblico e incoraggiandoli a condividere sui loro profili social immagini, reel e contenuti che parlino del marchio.
Lo storytelling della tua azienda funziona? Ti soddisfa? Piace ai tuoi clienti?