Cosa fanno le donne l’8 marzo?
Qui in agenzia di comunicazione ricamiamo immagini, post, articoli e contenuti multimediali, ma ci prendiamo anche un momento per guardare fuori dall’oblò e mostrarvi…
5 cose che le donne fanno l’8 marzo!
SEMPRE PIÙ DONNE SI OCCUPANO DI ECOLOGIA
Stamattina Eurostat ha pubblicato la classifica dei professionisti nella salvaguardia dell’ambiente divisi per genere.
Nella tabella si vede come dal 2019 la presenza di professioniste abbia fatto un balzo di 5 punti percentuali, portando le donne a prevalere per due anni di seguito, con poco più del 50% del totale.
Aspettiamo ovviamente di vedere come saranno i report dei due anni successivi alla pandemia, che sono state un poderoso freno all’emancipazione.
SOTTOLINEANO CHE LA DISPARITÀ DI GENERE FERISCE TUTTI
Forbes esce con un articolo dedicato a tutti: come la disparità di genere, o gender bias, faccia male non solo alle donne.
Se l’argomento è trito e ritrito è perché dopo decenni di studi di genere, sondaggi, interviste, statistiche che mostrano come le decisioni migliori vengano da gruppi dove sono presenti uomini E donne, la presenza femminile è ancora sotto a livelli funzionali.
A parità di condizioni, una donna è più ostacolata nella carriera rispetto ad un uomo: se è assertiva quanto un uomo viene vista come autoritaria e quindi inadatta alla leadership, così come ambizione e competitività la etichettano come antipatica e quindi inadatta alla leadership.
Ma indovinate un po’? Se fa “la brava donnina” è vista come inetta e quindi inadatta alla leadership.
E così via.
LOTTANO PER LA SALUTE
Le donne hanno il 50% di probabilità in più di avere una diagnosi sbagliata dopo un infarto.
Le donne hanno il 30% di probabilità in più di avere una diagnosi sbagliata dopo un ictus.
In media aspettano 5 anni per ricevere una diagnosi corretta di malattia autoimmune.
In media aspettano 10 anni per ricevere una diagnosi corretta di malattia all’apparato riproduttore.
Le donne passano la vita a lottare con patologie severe che in un uomo vengono riconosciute meglio e prima.
Mamamia fa il punto della situazione con un racconto nel quale molte si riconosceranno.
LOTTANO PER POTER SCEGLIERE
Se esistesse una legge che dice: “Ogni persona ha il diritto di bere dalle fontane pubbliche” ma poi 7 fontane su 10 fontane fossero presidiate da guardiani che cacciano le persone assetate, non sarebbe distopico?
O se una legge dicesse che possiamo essere ingessati se ci fratturiamo una gamba ma 7 ortopedici su 10 si rifiutassero di ingessarci?
E se esistesse una legge 194 che proclama la legittimità dell’aborto ma 7 medici su 10 ci respingessero?
Per le donne pugliesi il problema si presenta in realtà 9 volte su 10.
Gigia Bucci della CGIL di Bari dà voce a tutte.
