Parliamo di 5 film che hanno superato il test di Bechdel.
Ma cos’è questo test?
Funziona?
Che critiche ha ricevuto?
E come rispondere?
E poi, a cosa serve questo test?
INIZIAMO DAL 2017
Per presentare i 5 film che hanno superato il test di Bechdel facciamo un passo indietro, fino al 2017. Il 2017 è stato un anno particolarmente importante dal punto di vista mediatico per la questione del sessismo, o meglio, della lotta al sessismo.
È l’anno del #MeToo, ed è l’anno in cui la piattaforma Netflix aggiunge la lingua italiana al suo set di idiomi.
Direte: ok per il #MeToo, ma cosa c’entra Netflix con il sessismo?
Netflix è una piattaforma record che ha sganciato la cinematografia dagli acquisti con prezzi esosi, con contratti capestro, su supporti insoddisfacenti e vulnerabili, ed è responsabile di 1/3 del traffico internet degli Stati Uniti. In una parola, Netflix è una potenza mediatica.
Il 2017 è stato l’anno del suo boom e sappiamo bene quanto la piattaforma forzi la presenza di contenuti inclusivi (per genere, etnia, età, orientamento sessuale).
E ORA UN SALTO AL 2021
Il 2021 è stato il prima anno dopo l’inizio della pandemia, anno in cui la maggior parte della società si era assestata sui nuovi ritmi dello smart working e della DAD, con una presenza online attiva inimmaginabile fino a prima.
Il web era diventato un mondo più vero del vero, dai bambini piccoli fino agli anziani, tutti hanno imparato ad usare gli strumenti per le video chiamate e le società di servizi dedicate sono state subissate di nuove richieste di download e attivazione di servizi e abbonamenti. Nel 2021 eravamo ormai abituati ad avere il mondo online come forma di contatto con gli altri, in qualsiasi rapporto, e come luogi di intrattenimento, quasi l’unico possibile.
Fra i trend del 2021 abbiamo avuto il ritorno di fiamma del dibattito attorno al test di Bechdel, ovvero un test per valutare se un film sia o meno sessista.
Il revival, senza voler cercare un rapporto di causa-effetto stringente fra gli avvenimenti e le trasformazioni del 2017, è senza dubbio stato aiutato da un costante lavoro di dibattito sulla disparità di genere, sull’identità sessuale e sull’orientamento sessuale. Era “atteso” che il test della Bechdel facesse capolino, e infatti ha fatto molto parlare anche in Italia.
TEST DI BECHDEL: ISTRUZIONI PER L’USO
Il test di Bechdel è facilissimo. Per superare il test, un film deve contenere alcuni semplici elementi:
- devono esserci due donne con un nome
- devono parlare fra di loro
- l’argomento della conversazione non deve essere un uomo
Citiamo Wikipedia per mostrare l’origine del test, che nasce da un fumetto.
“I criteri successivamente divenuti noti come test di Bechdel furono enunciati in una striscia del 1985 della serie Dykes to Watch Out For di Alison Bechdel, intitolata The Rule (inglese per La regola): due donne senza nome, una bianca e una nera, che nel prosieguo della serie Bechdel chiamò rispettivamente Mo e Ginger, valutano l’ipotesi di trascorrere la serata al cinema, e durante la discussione la donna nera premette all’amica che acconsentirà a vedere un film solo se soddisfa tre condizioni:
devono esserci almeno due donne che
parlino tra di loro di qualsiasi argomento che
non riguardi un uomo.
All’osservazione della sua interlocutrice sul fatto che si tratti di condizioni severe ma accettabili, lei prosegue aggiungendo che l’ultimo film capace di rispettare tali criteri era stato Alien poiché «le due donne parlano soltanto di mostri».”
METTITI NELLE MIE SCARPE: RISPOSTA ALLE CRITICHE
Perché il test di Bechdel è così importante?
I critici hanno rilevato che il fatto di avere due donne con un nome che parlano di qualcosa che non sia un uomo non è un parametro che possa dire qualcosa sul valore del film.
Tre risposte:
- è già pieno di filmacci, non serve incolpare il test imputandogli la produzione di film di bassa qualità
- il test di Bechdel non è un test per valutare il livello di qualità, ma di sessismo
- a cosa serve un film? Un film serve per emozionarsi e magari per sognare, e avere dei modelli, degli eroi femminili è importante, e il test di Bechdel facilita questo avvenimento.
Proviamo a pensare al contrario: immaginiamo una produzione mainstream che prediliga film in cui le donne siano classicamente le protagoniste di film di ogni genere. Comici, commedie, documentari, fantasy, drammatici, fantascientifici, horror, thriller, romantici etc. Immaginiamo questo universo cinematografico in cui i maschi sono poso rappresentati e, se presenti, parlano solo di come conquistare il cuore di Beth e Karen.
Un bambino che volesse sognare in grande e prevedere il proprio futuro, mettere a fuoco i propri desideri, avrebbe quasi solo modelli femminili di astronaute, sicarie, capitane, presidentesse, comandant…esse?, direttrici, scienziate, atlete, cuoche, poliziotte. È una situazione un po’ fastidiosa perché si vede la mutilazione dell’immaginario.
Il fatto che il test di Bechdel sia, come ha buttato lì la sua stessa autrice, “una battutina lesbica per un giornale femminista”(«I mean, when I wrote that cartoon in 1985 — almost 30 years ago — it was just a little lesbian joke in an alternative feminist newspaper»«I mean, when I wrote that cartoon in 1985 — almost 30 years ago — it was just a little lesbian joke in an alternative feminist newspaper») mostra come sia bastata una “battutina” per rovesciare un dogma ormai normalizzato, e cioè che la donna normalmente valga un po’ meno dell’uomo.
Il test di Bechdel, nel suo uso più nobile, permette di metterci nelle scarpe della bambina che ha bisogno di sognare il volto avventuroso e potente del suo futuro, e con un volto senza barba è mediamente più facile.
E ALLORA, QUESTI 5 FILM?
Eccoci!
Abbiamo cercato film sufficientemente datati per poter scartare gran parte della recente produzione “su misura” per la parità di genere.
Abbiamo scartato i vari Ghostbusters al femminile, i sequel di Ocean’s, le revisioni in versione femminile di qualsiasi classico o meno classico del cinema e della tv.
Abbiamo quindi raccolto 5 film facili facili, in cui si parte già con una protagonista femminile (anche se non è assolutamente detto che una protagonista femminile assicuri di passare il test, vedi Jackie Brown, La ragazza col tatuaggio del drago, Salt, etc).
Abbiamo poi raccolto 5 film mica così “facili” e scontati. Saranno giuste queste due liste di film? Bisognerebbe proprio rivederli e controllare…
5 FILM FACILI FACILI
Sognando Beckham (2002)
Chicago (2002)
La città degli Spiriti (2000)
Ragazze interrotte (1999)
Little Miss Sunshine (2006)
5 FILM MICA COSÌ FACILI
28 giorni dopo (2002)
Alien (1979)
I figli degli uomini (2006)
Kill Bill Vol 1. (2003)
L’esorcista (1973)
Alla prossima!