La nostra agenzia di comunicazione ha deciso di aprire il 2022 con una rassegna particolare, dedicata alle conquiste del femminismo, un movimento secolare di lotta per l’emancipazione e l’empowerment di tutti gli esseri umani a prescindere dal loro sesso.
Anche se oggi parte della battaglia si sposta sul campo meno tangibile del genere, vogliamo festeggiare i traguardi raggiunti e ricordare che ci vogliono tanti anni e tanto impegno per costruire, passo dopo passo, un mondo migliore.
Siamo alla seconda parte, con un altro ricco trentennio di traguardi raggiunti.
Quindi all’opera!
1969
Il 1969 eredita tutta la vivacità del 1968 e il mondo vede le donne in azione a 360 gradi.
Le suffragette svizzere entrano nel parlamento con un sotterfugio ed espongono i loro striscioni mentre è in corso il dibattito per la firma della Convenzione europea dei diritti umani, Golda Meir è eletta primo ministro donna in Israele, Nilde Iotti pronuncia il suo discorso sul divorzio e nasce il Movimento di liberazione della donna.
Esce anche The Bitch Manifesto, grazie agli sforzi del fronte radicale newyorkese.
Siamo all’interno della seconda ondata del movimento femminista, che guadagna spazi nelle agende politiche e sociali e viene sempre più largamente supportato dagli studenti.
In questo anno, il Women’s liberation movement (di matrice Britannica e statunitense) approda in Oceania.
Gli anni ‘70 possono contare su un terreno più fertile che mai.
ANNI 70: LE FEMMINISTE COME LA GRAMIGNA!
Se i movimenti per le donne sono stati fino ad ora realizzati in gran parte da attiviste, salvo casi eccezionali come quello di Rosa Parks, ora le organizzazioni si fanno sempre più variegate, informali, eclettiche, e soprattutto si inizia a percepire con maggiore chiarezza quanto la decennale pressione femminista abbia ormai saturato alcuni ambiti. Iniziano le leggi e le sentenza che mettono nero su bianco il grido delle piazze.
1970: in Svezia si rafforza l’organizzazione femminista Group 8. I 16 membri attivisti coniano lo slogan “Il privato è politico” e pubblicano il primo numero del loro magazine, portando all’attenzione del pubblico il proprio punto di vista su tematiche come prostituzione, unionismo, problematiche che e donne incontrano sul luogo di lavoro, orientamento sessuale. In Italia entra in vigore la legge sul divorzio.
1971: il caso Reed vs Reed fa storia. La Corte Suprema degli Stati Uniti pronuncia la celebre sentenza sulla discriminazione delle donne nei luoghi di lavoro. Prima della sentenza, il datore di lavoro che dovesse scegliere fra un uomo e una donna ugualmente qualificati, era obbligato e scegliere l’uomo.
1972: negli USA entra in vigore il Titolo IX, una legge che completa il Civil Rights Act del 1964. Il Civil Rights Act dava parità di diritti a uomini e donne, senza però includere l’ambito educativo. Il Titolo IX colma la lacuna, diventando estremamente importante per le atlete, che ora potevano accedere agli allenamenti senza restrizioni.
1973: altra sentenza storica, nel caso Roe vs Wade. La sentenza della Corte Suprema sancisce che una donna può abortire liberamente nel primo trimestre di gravidanza. L’aborto è consentito anche nei trimestri successivi con alcune restrizioni.
1974: il Congresso degli Stati Uniti approva la legge per le uguali opportunità di credito. Da ora, una donna single statunitense può rivolgersi alla banca per ottenere una carta di credito senza la firma di un uomo.
1975: il 24 ottobre 1975, il 90% delle donne islandesi ha aderito ad uno sciopero per richiedere parità di salario e presenza di donne al governo. Lo sciopero è stato esteso anche all’esterno del lavoro retribuito: le donne hanno sospeso anche la cura dei figli e il lavoro domestico, ed in 25.000 hanno marciato nelle strade della capitale. Una protesta eccezionale che ha portato il paese ad essere “il miglior posto al mondo per le donne” e quello con la maggior rappresentanza politica femminile. Nell’immagine qui sopra uno scorcio della piazza.
1976: l’accademia militare di West Point accoglie la prima classe di cadette nella storia.
1977: per la prima volta, una donna completa un EGOT, cioè vince 4 fra i più prestigiosi premi in ambito artistico, ovvero Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award. Si tratta della talentuosa attrice Helen Hayes.
1978: la legge sull’aborto diventa realtà anche in Italia. Prima del 22 maggio 1978, l’aborto in ogni sua forma era considerato un reato da codice penale.
1979: le Nazioni Unite adottano la Carta dei diritti delle donne.
ANNI 80: PAROLA D’ORDINE CONSOLIDARE
Le donne sanno che se mollano adesso si torna indietro di 100 anni. Grazie ad una sempre maggiore presenza delle donne in tutti i settori, le attiviste possono iniziare a scalare le vette, fisiche, morali e lavorative, diventando dei megafoni viventi per non far perdere spinta al movimento. Il movimento ormai è capillare: non serve più essere radicali per pensare, normalmente, di poter scegliere il corso di studi, la carriera lavorativa, lo stile di vita.
Essere donne emancipate sta diventando normale.
1980: dopo lo sciopero di 5 anni prima, in Islanda viene eletta la prima donna presidente del mondo. Si tratta di Vigdís Finnbogadóttir, che reggerà il paese per 16 anni.
1981: Sandra Day O’Connor è la prima donna a diventare membro della Corte Suprema. Avvocatessa texana, ha lottato in prima persona contro la discriminazione per riuscire a lavorare nel suo campo. In Italia viene abrogata la legge sull’onore e cade il matrimonio riparatore.
1982: entra in vigore in Italia la Legge 14 aprile 1982 n. 164: Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso. Il riconoscimento di sesso diverso da quello attribuito alla nascita diventa non solo riconosciuto, ma gli iter medici e chirurgici desiderati sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
1983: Sally Ride è la prima donna a partecipare ad una missione spaziale a bordo dello Shuttle. La prima cosmonauta della storia è invece stata Valentina Tereshkova, che ha partecipato alla missione spaziale russa nel 1963.
1984: è la russa Svetlana Savitskaya la prima donna a fare una “passeggiata nello spazio”.
1985: a New York nascono le Guerrilla Girls, un gruppo di artiste che lottano contro il sessismo e le sue conseguenze nell’arte e nella società, evidenziando le storture sessiste e razziste per il pubblico delle loro opere. Puoi vedere un loro poster qui sopra.
1986: Oprah Winfrey debutta come prima donna al mondo a produrre il proprio show. Oggi è proprietaria addirittura della propria emittente TV.
1987: Aretha Franklin è la prima donna ad essere inclusa nella RockRoll Hall of Fame, il celebre museo dedicato alle icone musicali.
1988: la Svizzera dà pari diritti ed opportunità a uomini e donne. Prima della rivoluzione, la legge svizzera stabiliva formalmente che il ruolo delle donne è quello di casalinghe.
1989: Frances Elizabeth Allen diventa la prima donna a ricevere l’IBM fellowship, un premio molto ambito per i migliori sviluppatori del colosso informatico. La Allen era stata assunta in IBM appena dopo la laurea e la sua carriera le è valsa premi e riconoscimenti per decenni.
ANNI 90: SULLA CRESTA DELL’ONDA POP
Gli anni novanta sono il regno della rivincita di tutte le donne, con l’esplorazione delle istanze delle diverse etnie ed età. Sono anche gli anni in cui alle marce per i diritti si affiancano i mass media che premono per celebrare, pubblicizzare, normalizzare nuovi modelli femminili. Madonna, Buffy l’ammazzavampiri, Sex and The City e molti altri performer e prodotti culturali smarcano la donna dal suo essere passiva e virginale per proporre figure emancipate e non più eterodirette. Intanto le grandi battaglie nella vita reale continuano.
1990: Violeta Barrios de Chamorro è la prima donna eletta come presidente del Nicaragua, e la prima presidentessa di tutto il Centro America.
1991: Anita Hill è chiamata a testimoniare di fronte al Senato in merito alla nomina di Clarence Thomas alla Corte Suprema. La semplice interrogazione di routine per scegliere di includere o meno un magistrato nel ristretto numero dei giudici supremi si è trasformata in uno spartiacque storico che alcuni indicano come vero inizio della terza ondata femminista. Anita Hill ha portato una testimonianza fondamentale per la comprensione delle dinamiche sessiste e degli abusi sul luogo di lavoro, innescando una reazione a catena che ha modificato il comportamento e il dibattito attorno alle molestie sessuali. L’impatto nelle agende fu così vasto che iniziò l’epoca in cui, come dice Rebecca Solnit, “chi capiva quale fosse il problema fece pressioni su chi non lo capiva”. “I believe you, Anita” è stato uno slogan resistente, ancora utilizzato in occasione della movimentazione di #MeToo. Qui puoi approfondire la vicenda, e goderti la faccia di pietra della moglie del giudice Thomas.
1992: Junko Tabei (sotto, al centro) è la prima donna a completare la scalata delle Sette Vette insieme ad un team di sole alpiniste. Le Sette Vette, o Seven Summits, sono le 7 cime più alte di ogni continente.
1993: in Italia vengono introdotte le “quote rosa”, stabilendo che almeno il 30% dei candidati nelle liste delle elezioni amministrative sia costituito da donne. La legge verrà abrogata dopo due anni dalla Corte Costituzionale, ma si tratta di un segnale molto importante.
1994: negli Usa entra in vigore la legge sulla violenza contro le donne (Violence Against Women Act). Si tratta di una pietra miliare nell’acquisizione della parità perché esplora le diverse pieghe della violenza anche in luoghi considerati protetti, come il luogo di lavoro o il rapporto coniugale.
1995: Hillary Clinton, all’epoca first lady degli stati Uniti, pronuncia il suo celebre discorso “I diritti delle donne sono diritti umani” alla quarta Conferenza Mondiale sule Donne.
1996: Eve Ensler scrive I monologhi della vagina, acclamato come “probabilmente il più importante pezzo teatrale politico del decennio”. Le tematiche trattate ne fanno una sorta di manifesto artistico della terza ondata femminista. In Italia entra in vigore la legge sulla violenza sessuale, frutto di un tormentato iter di emancipazione della donna anche sul piano giuridico.
1997: Madeleine Albright diventa la prima donna membro del Gabinetto USA.
1998: grazie alla movimentazione di un gruppo di madri senegalesi, oltre 5000 villaggi bandiscono la pratica delle mutilazioni genitali femminili.
1999: Google inizia con una donna a bordo. Uno dei 19 impiegati che hanno dato vita a Google era Marissa Meyer, che con la crescita del colosso vivrà una folgorante carriera per poi passare a Yahoo.
Il vecchio millennio sembra aver già fatto e detto tutto… ma non è vero!
Nella terza parte ti racconteremo l’ultima manciata di succosi traguardi.
Alla prossima.