La nostra agenzia grafica ha deciso di aprire il 2022 con una rassegna particolare, dedicata alle conquiste del femminismo, un movimento secolare di lotta per l’emancipazione e l’empowerment di tutti gli esseri umani a prescindere dal loro sesso.
Anche se oggi parte della battaglia si sposta sul campo meno tangibile del genere, vogliamo festeggiare i traguardi raggiunti e ricordare che ci vogliono tanti anni e tanto impegno per costruire, passo dopo passo, un mondo migliore.
Quindi all’opera!
ANNI 40: DIRITTO DI VOTO E PREMI NOBEL
Anche se il femminismo e le forme di femminismo ante litteram sono molto antecedenti al 1940, abbiamo scelto di iniziare da un periodo particolarmente denso di eventi, sconvolgimenti e conquiste. Vediamo cos’è successo.
1940: per la prima volta, una donna afroamericana vince un Oscar. Si tratta di Hattie McDaniel, candidata vittoriosa per il ruolo di Mami in Via col Vento. La McDaniel era una vera potenza: nonostante la sua fisicità l’abbia relegata ad iconica big mama, è stata cantante, comica, paroliera e soldatessa durante la Guerra di Secessione.
1941: nasce Wonder Woman. Anche se oggi ci fa sorridere il suo corpetto fuori moda dal seno puntuto, la figura della più longeva e famosa eroina della fiction è stata creata da uno psicologo per aderire alle idee femministe.
1942: le donne di Monteleone, in Puglia, si rivoltano contro la guerra e contro il regime fascista. La fame e la miseria conseguenti alla dittatura e alla guerra colpivano, come oggi, in maggioranza le donne. Sedata con un rastrellamento mortale, è stata la prima scintilla della ribellione popolare al regime.
1943: le soldatesse statunitensi impegnate nella seconda guerra mondiale perdono il titolo di “ausiliarie” e conquistano gli stessi diritti dei soldati maschi.
1944: le donne francesi possono finalmente votare! Le prime elezioni alle quali parteciperanno saranno le legislative del 1945.
1945: il Regno d’Italia istituisce il suffragio universale e anche le italiane hanno diritto di voto. Voteranno alle amministrative di quell’anno e al referendum monarchia-repubblica del 1946.
1946: l’Onu istituisce la prima commissione sullo status delle donne, un organo con il compito di monitorare la situazione femminile, promuoverne diritti e lottare contro le forme di discriminazione.
1947: solo un Premio Nobel su 15 va ad una donna. Nel 1947, il Nobel in Medicina è stato assegnato per la prima volta ad una scienziata, Gerty Cori. Passeranno altri 30 anni prima che il Nobel per la Medicina sia assegnato di nuovo ad una donna.
1948: nasce al Dichiarazione dei Diritti Umani, che stabilisce che gli esseri umani hanno pari dignità, senza distinzione di sesso.
1949: esce The Second Sex, di Simone de Beauvoir. Il saggio analizza l’oppressione femminile, criticando i millantati successi, e controbattendo che i diritti conquistati, come quello di voto, sono inutili senza una completa emancipazione della donna negli altri ambiti.
ANNI 50: SCIENZA, TECNICA E GRANDI SFIDE
Quasi a voler mettere in pratica i consigli della de Beauvoir, gli anni 50 vedono le donne stabilire record al femminile, uscire dall’ambito domestico e tradizionale, emergere sulle diverse scene tecniche, scientifiche e sportive. La guerra è stata un motore di parziale emancipazione e ora si fa fatica a rimettere le donne “al loro posto”.
1950: partiamo con la grande rivincita di una donna molto piccola. A soli 13 anni, Kay Johnston riesce a spuntarla e ad essere la prima femmina a giocare nella Little League di baseball. Essendo vietato l’accesso alle ragazze, Kay non si arrende, iscrivendosi come un ragazzo di nome Tubby. L’apertura ufficiale alle femmine arriverà solo nel 1974.
1951: Rosalind Franklin scopre la struttura a doppia elica del DNA. Le donne che sfidano l’establishment sono ancora rare, basti pensare che la vincitrice del Nobel del 1947 era stata scoraggiata e criticata dai colleghi, che le hanno consigliato di lasciar stare per non “offuscare la carriera del marito scienziato”.
1952: Grace Hopper rivoluziona l’informatica. La Hopper a lavorato al famoso calcolatore Mark I durante la seconda guerra mondiale, per poi spostarsi al settore privato e avviare un nuovo concetto di programmazione, in linguaggio umano. Era la nascita del COBOL.
1953: Jacqueline Cocharn realizza i suoi sogni e i suoi record. Mentre lavorava come venditrice di cosmetici, è riuscita a prendere il brevetto di volo in sole 3 settimane e a diventare così abile e spericolata da stabilire il record come prima donna a rompere il muro del suono.
1954: inizia la sperimentazione umana della pillola contraccettiva, prima in Massachusetts e poi a Porto Rico. L’abbandono della sperimentazione, condotta con metodi non etici e con eccessivi effetti collaterali, è stato il primo passo verso la possibilità di un controllo delle nascite finalmente nelle mani delle donne. Fu approvata dalla FDA e immessa sul mercato nel 1957, nonostante la formulazione disastrosa, come “regolatore del ciclo mestruale”, e solo nel 1960fi sdoganata come contraccettivo orale.
1955: il “no” di Rosa Parks, che si rifiuta di alzarsi da un posto a sedere riservato ai bianchi, cambia il corso della storia dei diritti degli afroamericani statunitensi. La vicenda viene annoverata fra le conquiste delle donne perché la protesta scatenata dalla Parks è diventata trasversale, per età, etnia e ceto, costruendo un fronte di donne bianche, nere, ricche e povere unite nella lotta per conquistare un frammento di giustizia e uguaglianza in più.
1956: la marcia delle donne di Pretoria ha segnato una pietra miliare nella lotta contro l’apartheid. Il tentativo del governo di limitare la libertà di movimento delle donne nere all’interno della nazione ha incontrato un’opposizione inaspettatamente decisa.
1957: viene per la prima volta trasmessa una fiction che ha come protagonista una donna poliziotto. Decoy: Police Woman, che oggi non farebbe sollevare nemmeno un sopracciglio, è stata una rivoluzione culturale nello showbiz dell’epoca.
1958: Ella Fitzgerald diventa la prima donna a vincere più di un premio Grammy. In totale, la sua carriera verrà premiata con 13 Grammy Awards.
1959: in Italia i traguardi si susseguono da anni, con l’elezione della prima donna al governo Angela Congolani nel 1951, la legge Merlin del ‘58, il divieto di licenziamento durante la gravidanze e per 8 settimane dopo il parto. Esiste però una diffusa condizione di difficoltà e il permanere di una sostanziale mentalità patriarcale e maschilista, che non conosce limiti di età, censo o regione. Gabriella Parca raccoglie le loro testimonianze in un libro intitolato Le italiane si confessano: “donne di ogni strato sociale il compito di raccontare i rapporti con l’altro sesso, i ricatti subiti, le prevaricazioni, ma anche i pregiudizi”. Instant cult, instant scandal!
ANNI 60: IN TUTTO IL MONDO E VERSO LO SPAZIO
I movimenti per l’emancipazione delle donne dal loro status subordinato stanno dilagando oltre i confini del Vecchio e del Nuovo Mondo. Si avvicina il ‘68 e le manifestazioni di dissenso per un sistema vecchio e opprimente si moltiplicano in modo esponenziale.
1960: Sirimavo Bandaranaike diventa il primo ministro dello Sri Lanka, prima donna nella storia a ricoprire questa carica importante a seguito di una elezione, e non per aver ereditato il titolo.
1961: mentre in Italia avviene l’apertura alle donne delle carriere nella magistratura e nel corpo diplomatico, l’India abolisce la consuetudine della dote delle spose. Cadono due importanti ostacoli all’empowerment femminile.
1962: Katherine Johnson contribuisce a spedire gli astronauti nello spazio. All’epoca, la Nasa impiegava le afroamericane per controllare i calcoli dei computer, necessari per realizzare le diverse fasi delle imprese spaziali. La Johnson era particolarmente dotata ed era interpellata dagli astronauti per verificare le traiettorie generate dai calcolatori.
1963: in Italia vengono finalmente dichiarate nulle le clausole di nubilato. SI trattava di clausole incluse nel contratto di lavoro subordinato che portavano al licenziamento automatico della donna nel momento in cui si fosse sposata.
1964: l’hawaiana Patsy Takemoto Mink diventa la prima donna di colore eletta al Congresso degli Stati Uniti. Ha ricoperto la carica fino al 1977 impiegandosi a favore dei diritti delle donne, dei bambini e dei migranti.
1965: Dolores Huerta fonda la United Farm Workers Union insieme a Cesar Chavez, per difendere i diritti dei lavoratori agricoli, in larga parte messicani americani. Dopo uno sciopero di 5 anni ottiene contratti più equi e migliori condizioni di lavoro.
1966: viene fondata la National Organization of Women, una società con lo scopo di implementare le misure anti discriminazione sul luogo di lavoro. Ancora oggi, la NOW lavora per promuovere l’uguaglianza di genere negli ambiti economici, politici e sociali.
1967: la diciannovenne Kathrine Switzer fu la prima donna a correre alla maratona di Boston. Nonostante non ci fosse l’esplicito divieto di competere per le donne, la Switzer dovette iscriversi in via ufficiosa e resistere alle aggressioni fisiche e psicologiche dei suoi detrattori che cercarono di farla desistere o di buttarla fisicamente fuori dal percorso della corsa.
1968: durante le celebrazioni di Miss America, le femministe scendono in piazza per “bruciare i reggiseni”. Sebbene lo slogan fosse solo una provocazione e quella volta non ci furono roghi di reggiseni, vennero allestiti dei bidoni di “Spazzatura per la libertà”, per raccogliere gli indumenti e gli accessori simbolo della sottomissione, dai tacchi alti in su.
Con questo anno incredibile chiudiamo il pezzetto di percorso per riprenderlo la prossima volta!