GREEN JOB – 10 LAVORI VERDI E COME TRARNE IL MEGLIO

green job green jobs agenzia di comunicazione a padova

Cosa sono i green job?

E quali sono?

Sono davvero utili e redditizi?

E come ottenere il massimo dalla svolta green sul lavoro?

GREEN JOBS: SEMPRE SULLA CRESTA DELL’ONDA

Se c’è un settore che pare non conoscere la crisi, anzi, che svetta sempre nelle prime pagine, è quello dei cosiddetti green job: Ma cosa sono? Quali sono? E perché la crisi non li tocca?

Cosa sono i green job?

I green job sono quei lavori legati alla sostenibilità, eseguiti sia dal singolo professionista sia all’interno di un processo aziendale. Tutto quello ad esempio che riguarda l’ottimizzazione dei consumi, il taglio delle emissioni, le pratiche di economia circolare, la gestione dei rifiuti, le politiche ambientali delle aziende, etc.

Esiste anche una lista di 5 punti della ILO (v. Link utili in fondo all’articolo) per definire cosa deve fare un lavoro per essere considerato green:

  1. migliorare l’efficienza energetica e delle materie prime
  2. limitare le emissioni di gas serra
  3. ridurre al minimo l’inquinamento e i rifiuti
  4. proteggere e restaurare gli ecosistemi
  5. supportare l’adattamento agli effetti del cambiamento climatico

Quali sono i green job?
I green job possono essere lavori tradizionali trasformati nella loro versione “green”, oppure possono essere nuove figure che prima non esistevano ufficialmente. Ecco qualche esempio:

chef “sostenibile”: lo chef c’era anche prima, ma questo usa ingredienti e tecniche a basso impatto
energy manager: è un ingegnere specializzato nella gestione dei consumi di una azienda a 360°. Si tratta di una figura nuova perché le sue competenze, i metodi e gli standard sono stati modificati dalle esigenze di lotta al cambiamento climatico

Perché questi lavori non sono in crisi?
Le ragioni sono principalmente 4:

  1. La lotta al cambiamento climatico è stata finalmente riconosciuta come urgente e si devono arruolare nuove leve per fare concretamente tutto quello che serve per fermare il surriscaldamento. In altre parole: siamo su una barca che affonda e loro sono le persone che la devono riparare, sennò addio crociera!
  2. I lavori green sono quelli a basso impatto e la Russia sta per tagliare una delle fonti fossili sulla quale facevamo affidamento: questo dà una spinta a livello “pepe al culo” nella direzione del consumare davvero meno (il greenwashing non ti salverà quando non arriva più la corrente in azienda).
  3. Il Green Deal preme! Che si voglia o meno giocare a fare l’amico dell’ambiente, le linee guida del Green Deal Europeo diventano legge giorno dopo giorno, mettendoti nella condizione di adeguarti ai nuovi limiti alle emissioni o in alternativa di chiudere i battenti.
  4. C’è una pandemia in corso, e questa pandemia ha stravolto economia e società, generando una crisi mondiale che ora va elaborata e superata. Come conseguenza dei 3 motivi precedenti, molti governi di primo piano hanno deciso di investire proprio sull’economia verde per spingere la ripresa. Ecco che praticamente il professionista green si trova avvantaggiato ad ogni passo, mentre chi ancora non sa cosa vuole fare da grande si trova incoraggiato a puntare su un mestiere sostenibile.

Va da sé che in un modo che punta in una direzione, chi lavora per spingere verso quella direzione diventa materiale prezioso e, per ora, sempre più richiesto.

Ma entriamo nel vivo! Quali sono questo lavori verdi?

Ecco una selezione di 10 figure che sono particolarmente sconfinferanti.

10 GREEN JOB SCELTI PER VOI! (LA PUNTA DELL’ICEBERG)

Raccogliamo la crème de la crème delle professioni sostenibili. Eccoli:

  • Tree climber! Magari non è così immediata l’associazione fra il cambiamento climatico e un giardiniere acrobatico, ma il legame c’è eccome! Gli alberi sono cruciali nella protezione del suolo e del clima, con benefici che vanno dal controllo idrogeologico (mantengono saldi argini e pendii) a quello del clima (tengono basse le temperature, regolano l’umidità e assorbono CO2 per rilasciare ossigeno). La manutenzione del verde, soprattutto quando si tratta di alberi ad alto fusto, è centrale per migliorare l’ambiente urbano e per tenere sotto controllo la vegetazione dei boschi (dalla prevenzioni di incendi a quella delle malattie, passando per la protezione della biodiversità che coinvolge anche la fauna).
  • Consulente per i materiali di costruzione sostenibili! Si tratta solitamente di ingegneri o figure simili che si occupano della consulenza presso imprese edili in modo da trovare le migliori soluzioni. Quali sono le migliori soluzioni? Non basta più appiattirsi su un design scandinavo a tutto legno: le specifiche dipendono dalla fascia climatica, dalla disponibilità di risorse, dalla possibilità di approvvigionamento a km zero, dalle prestazioni di isolamento termico e acustico, dalla possibilità di costruzione future-proof per minimizzare la manutenzione e l’upgrade dei manufatti.
  • Chef sostenibile! Allora, capiamoci: lo chef sostenibile non è quello visto fino ad oggi che compone una Tour Eiffel con ingredienti fricchettoni dalle proprietà mistiche che crescono solo in Tibet con la luna piena nei giorni dispari. Lo chef sostenibile sa quanta acqua e quanto suolo consuma un prodotto, quanto deve sudare il pianeta per darti una fragola a dicembre e quanto devono viaggiare il caffè e il cacao per darci un banale Pocket Coffe. Lo chef deve conoscere intimamente il territorio in cui lavora perché una delle esigenze della sostenibilità è la base di ingredienti locali e di stagione. Prepariamoci ad a-do-ra-re le erbe cotte della nonna, ma in versione stellata.
  • Account per la sostenibilità! Si tratta di un consulente che aiuta una azienda a fare meno fatica possibile per essere più sostenibile possibile. Il tutto senza magia, ma con la giusta combinazione di conoscenza tecnica e legale di eco-bonus, incentivi, deduzioni e detrazioni, certificati bianchi, accesso a finanziamenti a fondo perduto. Se vuoi investire in modo sostenibile ed avere tempi di ammortamento brevissimi, l’account per la sostenibilità è il tuo nuovo migliore amico.
  • Urban planner! Questi professionisti progettano quartieri, aree pubbliche e private, città grandi e piccole in modo che siano facili da mantenere col minimo consumo di risorse e con il massimo del benessere per chi ci vive e ci lavora. Il tutto a vantaggio del pianeta, visto che ormai sappiamo che i disastri ambientali non hanno confini, ma nemmeno i benefici: tocca uno, tocca tutti! Per diventare urban planner il percorso è innanzitutto formativo, seguito solitamente da un praticantato (o forme simili) presso governi, ONG e enti sovranazionali. Infatti la pianificazione urbana è un’attività a livello molto alto e i committenti sono grandi enti. Esistono tuttavia possibilità di lavoro anche presso grandi realtà private, ad esempio per la progettazione di nuovi siti o la rivalutazione di vecchi impianti di grandi dimensioni. Per vedere cosa non fa un urban planner ti basta l’immagine qui sotto. 

[credits to: reddit r/urbanhell]

green job green jobs agenzia grafica padova
  • Il super elettricista! Non sapevamo come tradurre “installer of high efficiency elecrtic network”. Il super elettricista sa come progettare e realizzare un impianto elettrico che sfrutta al meglio le potenzialità di un impianto a basso consumo, nel rispetto delle norme vigenti. Lavora sia con privati per impianti domestici (hai messo i pannelli fotovoltaici e il solare termico e tutto è collegato alla caldaia ma hai anche le vetrate con la pellicola LDC switch e un impianto di domotica e il tuo vecchio elettricista vuole fare un esorcismo alla tua casa) sia con le grandi aziende che stanno effettuando la transizione energetica.
  • Il super meccanico! È in realtà il professionista in meccatronica, ed il suo ingresso nel tessuto economico ha anche una data: 5 gennaio 2023. Il Mise ha infatti spostato in avanti di 5 anni l’unione fra le professioni di meccanico ed elettrauto, per avere una offerta di professionisti abilitati alla manutenzione e riparazione dei veicoli elettrici. Esistono corsi di formazione, aggiornamento e specializzazione per questi meccanici del futuro.
  • Esperto della qualità dell’aria! In inglese è l’Air Quality Engineer ed è il professionista che può benissimo non essere un ingegnere (anche se questo aiuta), a dispetto del nome, ma che ha le conoscenze per valutare la qualità dell’aria che uomini, piante e animali respirano. Agisce sia sulla prevenzione delle emissioni di inquinanti, sia sulla progettazione di impianti indoor sia sul fronte della decontaminazione di siti inquinati.
  • Esperti di conservazione ambientale! Questa è una definizione-ombrello che raccoglie tutte le figure professionali con una formazione negli ambiti della biologia, agronomia, scienze forestali, veterinaria per citarne alcune. Dove lavorano? Principalmente all’aria aperta, anche se spesso è necessario il supporto del laboratorio. Per chi lavorano? Per governi, agenzie di consulenza, grandi realtà private, ONG e strutture internazionali o sovranazionali. Offrono la loro consulenza a pubblici e privati che gestiscono porzioni di territorio, parchi naturali, enti che si occupano di gestione forestale e habitat a rischio, si occupano anche del monitoraggio dei parametri di qualità e sostenibilità ambientale e valutano la qualità del suolo.
  • Idrologi! Da non confondere con gli iridologi, gli idrologi si occupano di studiare tutto ciò che riguarda le acque, la loro distribuzione sul pianeta, le loro caratteristiche e il loro stato di salute, i rischi e le opportunità dell’utilizzo dei bacini idrici, il ciclo dell’acqua e le problematiche connesse. L’acqua, la sua distribuzione, il suo ciclo e le sue condizioni influenzano e a volte determinano la vita sul pianeta. Gli idrologi diventano molto importanti per le strategie di prevenzione, difesa e mitigazione degli effetti degli eventi climatici estremi (allagamenti, siccità, esondazioni, dissesti idro-geologici). Come fa notare Enzo Todini, presidente della Società Idrologica Italiana, l’idrologo è poco noto in Italia, dove la gestione delle acque è stata per lo più in mano a professionisti di ingegneria e di idraulica, che hanno una formazione un po’ più collaterale e settoriale rispetto all’idrologo vero e proprio.

MESTIERI SOSTENIBILI SULLA CRESTA DELL’ONDA: COME TRARNE IL MEGLIO?

Abbiamo parlato di mestieri nuovi e di mestieri già noti, rivisitati in chiave green. Come trarre il meglio da questi lavori?

Innanzitutto bisogna riconoscere le tendenze e formarsi di conseguenza. Se il mondo va verso il green, cerca di intraprendere un percorso formativo che abbia spazio per una virata ecologica o che sia improntato esso stesso alla salvaguardia delle risorse e dell’ambiente!

È finito il tempo del greenwashing e le aziende selezionano figure professionali competenti per ruoli decisionali ed esecutivi, non più spin doctors che diano la versione green dell’azienda, ad uso e consumo di ingenui clienti.

Oltre alla formazione, avranno un grande valore la competenza e l’esperienza, anche di frontiera, che potrai accumulare dopo gli studi o, in alcuni casi, al posto degli studi. Lavorare presso aziende che ti fanno imparare i segreti del mestiere e che ti mettono di fronte a diverse situazioni è molto utile. Essendo un lavoratore molto richiesto potrai, più facilmente rispetto ad altri, concederti il lusso di scegliere per chi lavorare.

Un altro vantaggio che dovrai saper sfruttare è quello di essere parte di una cerchia relativamente ristretta di professionisti, soprattutto nei primi tempi. Quali sono i vantaggi? Innanzitutto una buona leva contrattuale al momento di discutere delle condizioni di lavoro (per sapere quanto pagano i green job puoi trovare due link utili nell’ultimo paragrafo!), e poi la possibilità di fare rete e avviare partnership con colleghi o con altre figure professionali complementari.

Grazie alle numerose possibilità di incentivi per start-up o start-up innovative, puoi trovarti nella situazione ideale per fondare una tua azienda di servizi green. Ad esempio, potresti essere un idrologo che lavora per Enel, oppure potresti essere il fondatore della White Whale Company, che include l’idrologo, l’esperto di conservazione ambientale, l’esperto di qualità dell’aria e il tree climber. Cosa fa la White Whale Company? Offre un servizio completo di valutazione ambientale e consulenza per progetti in ambito architettonico, urbano, forestale, naturale, e collabora con governi ed enti pubblici e privati di ogni dimensione, assicurando qualità e sostenibilità dei progetti nuovi e delle attività di riqualificazione di siti urbani o naturalistici, dalla riserva protetta al parco giochi, dalla costruzione del nuovo quartiere alla riqualificazione dell’ex area industriale.

Bello eh?

A questo punto entriamo in gioco noi: per trarre il meglio da un progetto di green job, l’agenzia di comunicazione è il supporto al tuo business sostenibile. Che tu sia un lavoratore che intenda mettersi in proprio o che tu sia un’azienda che ha intrapreso un percorso di transizione energetica, efficientamento, stesura del bilancio di sostenibilità, la giusta comunicazione dei plus della tua offerta è cruciale.

Sei bravo: fallo capire con le parole giuste, alle persone giuste!

Contattaci per sapere cosa fanno gli animali da comunicazione!

UN PO’ DI LINK UTILI PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÙ

Molti lavori green tanto richiesti sono così nuovi che ancora non esiste un “albo” al quale iscriversi, né un percorso formativo ufficiale per accedere alle posizioni aperte o per avviare una attività in proprio. Molte persone hanno già accumulato l’esperienza sufficiente per tradurre la loro professione in un lavoro sostenibile, mentre molte altre possono iniziare da zero con un tirocinio o stage che provvederà a formarli.

Lasciamo qui un po’ di link utili per chi fosse interessato ai green job ma ricordiamo che questa è solo la punta dell’iceberg ed è necessario guardarsi intorno ed essere pronti a dire “sì, lo voglio” quando il lavoro giusto punta il dito verso di te.

Lascia un commento