Mi chiamo Francesca e sono padovana per caso, avendo le radici fra la campagna padovana, il Trentino e Stoccarda.
Volevo fare l’architetto ma per una serie di fortunate coincidenze sono finita a laurearmi in sociologia, mentre lavoravo come merchandiser e formatrice tecnica per una multinazionale in ambito LCD.
Erano gli anni gloriosi in cui dal segnale PAL si è passati al 4K: grazie alla mia mansione ho viaggiato tanto, imparato ancora di più e insegnato tutto quello che sapevo, fino a quando non ho deciso di seguire la strada che tutti gli insegnanti, dalla prima elementare fino alla tesi della magistrale, mi avevano indicato: scrivere.
Ho mollato il lavoro con gli LCD durante la crisi, nel 2012, perché le cose facili non mi piacciono, e mi sono semplicemente lanciata nel mondo della scrittura per il web, aprendo anche un B&B, forse per sottolineare la svolta stanziale della mia nuova vita.
È stato un salto di qualità emotivo, economico ed esistenziale che mi ha segnata per sempre. Lasciare una posizione da dipendente e andare in cerca dei clienti, imparare a fare bene e a fare tanto, senza orari, in smart working fin da subito, mi ha cambiata in meglio.
La vita è diventata stimolante a tutto tondo, con tutte quelle sfumature quotidiane dal dramma alla commedia che mi hanno resa una persona felice di svegliarsi ogni mattina, anche solo per la curiosità di vedere cosa succederà oggi.
Mi diverto molto online e offline, adoro il black humor, sono una animalista spericolata, una gamer in incognito, ho fatto la sarta e la pugile e mi piace un sacco imparare cose nuove, dai nodi marinareschi alle ricette della nonna.
Con K89 mi sto godendo tutto il bello di un lavoro bellissimo in mezzo a persone che si meritano un fiore ogni giorno.
Ho due motti. Quello che uso quando le cose vanno bene è: il gioco non conosce la fretta. Quello che uso quando le cose vanno male è: il primo passo per non avere paura è non avere paura.