INTRO
Come può un’organizzazione entrare in contatto col mercato senza commettere errori grossolani?
Un’agenzia di comunicazione è un partner irrinunciabile per tutte le aziende che non hanno un reparto interno di marketing e comunicazione, e si tratta della maggior parte soprattutto nelle realtà medio-piccole.
L’agenzia di comunicazione non dà solo le istruzioni su cosa e come comunicare, ma prepara l’azienda al contatto col pubblico, B2B e B2C, in modo da minimizzare gli sforzi e gli investimenti, perché sa dare priorità alle azioni di fondo che sono la base per le mosse successive.
Le tendenze del marketing per il 2023 sottolineano il ruolo dell’agenzia di comunicazione non solo per la sua economicità ma anche per l’utilità netta nel bilancio di una azienda.
Prima di vedere i 5 trend del marketing per l’anno prossimo, facciamo una piccola riflessione: quello che consideriamo marketing cambia continuamente e si amplia ad ambiti prima impensabili o addirittura inesistenti.
Pensiamo al ruolo dei social nel digital marketing.
Il marketing non è più solo pubblicità, ma si dimostra sempre più nella sua ampia accezione di fondo: il marketing è costituito da ogni azione che mira a condizionare la scelta del consumatore,
Entrano quindi in gioco, e si fanno sempre più importanti, aspetti come l’esperienza del cliente, il coinvolgimento del personale aziendale e l’importanza dei contenuti, che vanno creati in modo da generare fiducia in utenti sempre più sensibili e attenti.
1. FARE RICORSO AD UNA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ESTERNA
Spesso, come abbiamo anticipato, un’azienda non ha un reparto completo di marketing al suo interno, quindi si rivolge ad una agenzia di comunicazione esterna.
Questo presenta vantaggi talmente evidenti da essere uno dei trend del marketing che si conferma per il 2023.
I vantaggi delle agenzie di comunicazione sono numerosi:
- permettono anche alle aziende con un budget contenuto di implementare una strategia di marketing personalizzata
- danno ad ogni azienda un servizio professionale
- offrono un servizio versatile
- possono coordinare diversi reparti facilitando il raggiungimento dei risultati
- liberano tempo dell’azienda e della leadership per concentrarsi sul core business
- un’agenzia di comunicazione ha conoscenze superiori al personale aziendale, inclusa la leadership
- si possono implementare soluzioni a partire da qualsiasi budget
- offre un punto di vista estero obiettivo e professionale
2. VALORIZZARE LA CUSTOMER EXPERIENCE
Stiamo assistendo ad un radicale cambiamento nelle opinioni e nelle priorità dei consumatori, e il marketing che voglia rimanere efficace deve tener conto di questo cambiamento che è sia qualitativo che quantitativo.
Focalizzarsi sul cliente è una necessità:
- cosa vuole il cliente?
- cosa offre l’azienda?
- come consiliare e ottimizzare l’incontro di queste due realtà?
- come reagisce il cliente alla delusione e come gestire il malcontento?
- come valorizzare i buoni risultati in modo da attirare ulteriori clienti?
- come fidelizzare i clienti?
Si parte ovviamente dalla conoscenza approfondita dei clienti, attuali e potenziali, e dall’analisi delle scelte dei competitor.
Bisogna imparare non solo a comunicare le giuste informazioni, ma anche ad offrire una buona esperienza, ma come?
Attraverso:
- grafica
- contenuti
- interazioni
- personalizzazione
- versatilità
- servizi aggiuntivi
- customer care
- coinvolgimento dei lavoratori dell’azienda, soprattutto se a contatto col pubblico (centralino, servizio informazioni, servizio resi etc).
Il cliente che ha una buona esperienza fa una cosa bellissima: torna.
Fa poi un’altra cosa bellissima: fa pubblicità all’azienda.
Non è un caso che tutti i trend per il 2023 siano derivati proprio dall’attenzione alla buona customer experience.
3. COINVOLGERE LA FORZA LAVORO
Come dicevamo un attimo fa, una gran parte della buona customer experience è data dalla buona formazione della forza lavoro.
Se la mia aspirapolvere appena comprata si rompe, questa può essere l’occasione per un disastro o per una magnifica esperienza cliente.
Come?
Se ho comunicato al cliente come richiedere un reso e il mio contact centre è composto da persone ben formate, soddisfatte e coinvolte nella filosofia aziendale, il cliente sarà deliziato.
Se invece l’attesa infinita al telefono mi porta ad un addetto in outsourcing che ostacola il mio giusto reclamo, 1 stella su 5 resterà nelle mie recensioni ad imperitura memoria della brutta customer experience che attende i miei futuri clienti.
Il coinvolgimento dei lavoratori si costruisce con impegno e serietà: formazione ad hoc fatta da professionisti, servizi aziendali apprezzati che allentano lo stress (sala ristoro, sala relax, orario flessibile), buona comunicazione con la leadership, eventi aziendali e gratifiche, plus unici e apprezzati (nido aziendale, carpooling per i dipendenti, mensa di qualità etc).
Ovviamente i servizi per i dipendenti vanno commisurati alle dimensioni dell’azienda e alle sue specifiche caratteristiche, oltre che alle preferenze che i dipendenti devono poter esprimere.
Costruita questa solida base, si può passare al coinvolgimento vero e proprio: far sentire un dipendente importante -come in effetti è- e avvicinarlo alla filosofia aziendale, in particolare all’orientamento verso il cliente.
Il personale ben formato e affezionato è in grado di compiere dei veri miracoli con i clienti.
Anche in questo ambito, il ruolo di una agenzia di comunicazione esterna può essere molto utile per stabilire i bisogni specifici di clienti e lavoratori e pianificare un lavoro di formazione e valorizzazione dei dipendenti.
Secondo questo sondaggio di PWC oltre il 60% dei clienti abbandona un marchio o una azienda per due motivi principali:
- cattivo atteggiamento degli impiegati
- servizio poco amichevole
Il sondaggio è stato proposto in tutto il mondo e le risposte si assomigliamo molto: la forza lavoro ben addestrata fa la differenza in meglio.
Paragrafo senza immagine
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4. VINCE ANCORA LO STORYTELLING, MA CON ATTENZIONE ALLA PARTE VISUAL
Qui entrano in gioco due elementi cruciali:
- la possibilità di ricerca vocale e smart speaker che permettono la fruizione di contenuti scritti senza nemmeno guardare il monitor
- la preferenza assoluta (soprattutto dei millennials) di contenuti visuali
Questo porta a doversi concentrare molto bene su entrambi gli aspetti dei contenuti, curando con zelo lo storytelling e integrandolo con una parte grafica accattivante.
Va da sé che le competenze di un team di una agenzia di comunicazione possono ottenere risultati eccellenti vista la possibilità di un lavoro in tandem di copywriter e grafico.
Inoltre, un contenuto grafico è più facile da ricordare, oltre ad essere più accattivante: da qui l’esigenza di una parte visual impeccabile, integrata da una parte scritta altrettanto ideale. Per un approfondimento, corredato di una eccellente parte visual, puoi vedere questo articolo di Vinnegage.
Per un ulteriore approfondimento, ti segnaliamo anche questo articolo della nostra agenzia di comunicazione sulle infografiche, che sono la perfetta unione fra visual e content.
5. GLI INFLUENCER CHE FANNO X5
Infine parliamo di nuovo di influencer.
Ne abbiamo già parlato in questo articolo, al paragrafo 2.
Perché gli influencer sono ancora trendy?
Come rivela Influencer Marketing Hub, un buon influencer sa dare risultati strabilianti.
Per 1 dollaro speso dal committente, l’influencer gliene ne fa guadagnare 5,20.
Il ROI, cioè il ritorno dell’investimento, per chi può permettersi l’endorsement di un influencer è in grado di quintuplicare l’investimento dell’azienda.