6 MODI PER FARE… ENGAGEMENT!

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Come si fa coinvolgere il proprio pubblico (di clienti o potenziali clienti)?

Come fare in modo che vogliano proprio abboccare al nostro benintenzionato amo?

I modi sono tantissimi, qui te ne presentiamo 6 particolarmente interessanti.

Buona lettura!

CREA UN’INFOGRAFICA!

Attenzione! C’è infografica e infografica!

Iniziamo coi vantaggi dell’infografica: attira lo sguardo, e usare la parte “visual” della comunicazione è un suggerimento sempre valido per ottenere un primo contatto con il pubblico.

Le infografiche sono “palazzi mentali” o “mappe mentali” pronte all’uso. Son accattivanti e facilitano il collegamento fra i concetti che vogliamo far passare, e permettono all’utente di spaziare fra comode parti di informazione senza dover scorrere un compatto muro di parole.

Abbiamo però detto che c’è infografica e infografica: infatti, oltre alla qualità intrinseca dell’infografica, c’è anche la questione del suo essere o meno in linea col proprio pubblico. Uno schema infografico può essere:
semplice o semplicistico

  • ricco o opprimente
  • completo o caotico
  • tecnico o elitario
  • spiritoso o volgare
  • adatto al grande pubblico o impreciso

A seconda della tua audience di riferimento, l’infografica va costruita per scatenare l’engagement proprio della tua buyer persona.

Vuoi gustarti delle infografiche deliziose? Ecco Information Is Beautiful.

Stai pensando di sfruttare delle infografiche originali per l’engagement della tua comunicazione? Contattaci

LE LISTE!

Lo sai che uno dei parametri che Google utilizza per migliorare il ranking degli articoli è la presenza di una cifra, un numero?

Ecco perché ti abbiamo appena proposto “6 cose che”!

Le liste, gli elenchi, sono attraenti. Sono un sinonimo “serio” dell’infografica.

Che siano elenchi puntati o numerati, dare una lista è un modo per predisporre all’ascolto e all’attenzione, il pubblico inizia ad aspettarsi qualcosa e a provare quella voglia di “vedere come va a finire” o “vedere cosa c’è al punto 4” o ancora “sapere se nella lista c’è quella cosa geniale alla quale nessuno ha mai pensato”.

In una parola, le liste producono engagement.

CONTO ALLA ROVESCIA

Il conto alla rovescia è solo la punta dell’iceberg di un progetto di marketing che ovviamente va realizzato con largo anticipo.

Il countdown, come la lista, dà quel senso di attesa, ancora più acuito.

Alla fine del conto alla rovescia c’è la cosa bella, il premio, e ovviamente sta a te scegliere quale sia evento alla fine dell’attesa… o viceversa, puoi decidere di dedicare un conto alla rovescia all’evento che più va valorizzato dalla parte comunicativa del tuo business.

UNO SLOGAN GENIALE!

L’engagement è stimolato dalla possibilità di essere coinvolti in diversi modi, e la memorizzazione del messaggio centrale è uno degli elementi che facilitano questa alta attenzione.

Pensiamo a quanti slogan attirano l’attenzione e aumentano il coinvolgimento attorno ad un messaggio.

Pensiamo a “fare l’amore con il sapore”, “che mondo sarebbe senza Nutella” o “ci sono cose che non hanno prezzo -per tutto il resto c’è Mastercard”.

L’enganement dello slogan che descrive il cuore del prodotto o del servizio è ben noto anche in un altro settore.

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Qui sopra vediamo come diverse società e aziende  racchiudono in poche parole il messaggio centrale per i propri clienti e utenti.

C’è una categoria di enti che sono particolarmente dipendenti dall’engagement, o meglio, che fanno dell’engagement uno dei loro punti di forza, e sono le associazioni protezionistiche e le ONG che intervengono in situazioni di bisogno, allarme o catastrofe.

Scorrendo in rete vediamo che il loro sito è quasi sempre arricchito da una frase che racchiude con decisione il loro scopo:

EMERGENCY | Curiamo persone, bene e gratis
UNICEF Italia: Una donazione per aiutare i bambini
WWF Italia | Sito Ufficiale | A tutela dell’ambiente e degli animali
Greenpeace Italia: Donazioni per il Pianeta
Sea Shepherd Italia Onlus – Movimento a difesa dei Mari

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CHIEDI AL TUO PUBBLICO DI __________: LO ADORERANNO

Il coinvolgimento di questo tipo è come un quiz, una sfida che per la sua stessa natura è engaging!

La logica alla base del riempimento dello spazio vuoto in una frase è duplice:

  • quando la frase si interrompe (nel parlato o nello scritto) si attiva l’attenzione del lettore/ascoltatore
  • il lettore/ascoltatore compone egli stesso la frase completa e fa proprio il messaggio

Questa tecnica è molto popolare e può essere utilizzata anche in combinazione con altre tecniche che oggi non approfondiamo (ad esempio il ricorso all’umorismo).

RACCONTA UNA STORIA

Non per niente si parla di storytelling!

I prodotti e i servizi unici sono davvero pochi, quindi per emergere e riuscire a vendere la tua barretta di cioccolato gliela devi proprio raccontare!

Chi va in cima alla montagna e incontra un altro alpinista “svizzero?”, chi ha le marmotte che confezionano la cioccolata (e che fino al mese prima avevano la mucca viola), e chi non ha operai ma “maîtres chocolatiers” che non lavorano in mezzo all’appiccicume, ma nella “irresistibile scioglievolezza”.

Abbiamo capito la potenza dello storytelling?

Vuoi raccontare lo storytelling della tua azienda? Contattaci per parlarci del tuo progetto!

Alla prossima!

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