I gatti sono popolari in rete: perché?
Che i felini domestici siano o no una vostra passione, la verità è che il gatto funziona nel web marketing e nel marketing tradizionale.
Il perché del successo dei gatti come soggetti della comunicazione online e del web marketing è frutto di numerose analisi* condotte da persone estremamente serie e disinteressate, le cui fatiche ci hanno dato gli spot e le campagne di influenza diffuse a suon di gattini.
Dagli eventi globali alle pubblicità, dai flash mob virtuali ai gatti iconici, ecco 5 motivi per usare i gatti nel marketing.
I GATTI SONO AMATI DA CENTINAIA DI MILIONI DI PERSONE: ECCO I NUMERI
Non si parla di amanti di auto veloci o di body building: i numeri dei gatti fanno davvero girare la testa.
Secondo Statista i gatti domestici sono oltre 70 milioni nella sola Unione Europea, con gli Usa che ci superano grazie a oltre 92 milioni di felini domestici
Sempre negli Usa la metà dei gatti provengono da rifugi o sono stati salvati
Un americano su 10 si occupa di nutrire gatti di colonia
Non stiamo però contando chi un gatto non ce l’ha ma vorrebbe averlo: anche questa quota di persone va inclusa nelle fila dei cat lover, avvicinandoci probabilmente al miliardo di persone interessate i gatti.
I GATTI SONO I RE DEI SOCIAL
Fra i contenuti virali, vince l’improbabile video Talking Angela, una compilation di sketch della gatta parlante che su YouTube ha attualmente 1,6 miliardi di visualizzazioni.
Servono altre prove del fatto che i gatti siano i re dei social? No ma Eccole.
Come aveva intuito Viktor Hertz, il designer svedese autore della collezione Honest Logo, YouTube è proprio il regno dei gatti in motion.
Proviamo a vedere come se la cavano i gatti negli altri social, con un elenco stringatissimo delle medaglie feline delle principali piattaforme.
Qui è d’obbligo citare il flash mob “gattini per Salvini”: si tratta di un’iniziativa/contrattacco molto più che extraparlamentare, che ha preso il la da un post dell’ex ministro che incitava all’amore per i gattini.
Il risultato è andato oltre le aspettative, con il flash mob più lungo della storia.
Gattini per Salvini ha visto una partecipazione estesa e una produzione massiccia di contenuti: il flash mob non si è più arrestato e ha guadagnato titoli e titoloni anche sulle testate tradizionali.
La moda di Instagram del momento, l’ a e s t h e t i c, è gatti e brutalismo.
Ne parla Elle Decor, ne parla parla Living del Corriere nella rubrica tendenze/architettura, ne parla tutto il mondo.
Da oggi ne parlerai anche tu: cats_of_brutalism
SNAPCHAT
Altro social, altro titolo.
Stavolta siamo sull’Independent, che titola: “Snapchat ha introdotto un filtro per i gatti – I filtri precedenti funzionavano solo su umani e cani”.
I GRANDI MARCHI SI FANNO PUBBLICITÀ CON I GATTI
Questo paragrafo potrebbe essere lunghissimo.
Cerchiamo di fare una top 10:
- HERDING CATS – EDS
- AERODINAMICA – MERCEDES-BENZ
- HAPPY INSIDE – IKEA
- SING IT KITTY – THREE UK
- DON’T JUDGE TOO QUICKLY – AMERIQEST
- CATNAPPED – CRAVENDALE (ma ne hanno diversi, come ad esempio Cats with thumbs sempre per Cravendale)
- MEOW IS THE MOMENT – HONDA
- FEELS GOOD INSIDE – TOYOTA
- SMALL YET MIGHTY – KIA
- LA SERIE PER DORITOS
Altro materiale può essere consultato qui.
I GATTI SONO COLLEGATI A GRANDI PERSONALITÀ
Quanti famosi personaggi storici e VIP sono stati ritratti con i loro gatti?
È d’obbligo iniziare con Hemingway, assoluto amante dei gatti, che ha originato una colonia felina isolana di gatti polidattili, da cui ancora oggi si parla di “gatti di Hemingway” per fare riferimento ai gatti con sei dita.
Il gatto del comico e autore Ricky Gervais è più presente nei social dell’attore che l’attore stesso.
Il presidente Lincoln, sempre per il mondo anglosassone, fra le sue peculiarità annovera quella di essere stato l’artefice del primo ingresso di un felino alla Casa Bianca, portando con sé Tabby, il gatto di famiglia.
Molto dopo, il presidente Coolidge ne ospitò almeno 4 e uno, Tiger, si perse.
Riuscì a trovarlo? Lo diremo alla fine.
Il cardinale Richelieu era un amante dei gatti, tanto da essere stato addirittura ritratto in loro compagnia, e il poeta Baudelaire ha celebrato i gatti sia nei poemi sia nella vita reale, una autentica cat person.
Un tempo i gatti erano ritratti da grandi artisti, oggi vengono fotografati da tutti.
Se oggi i gatti sono i protagonisti dei social media e dei meme, l’idea in nuce è stata sviluppata, con tanto di foto artefatte e caption correlate, dal fotografo inglese dell’800 Harry Pointer, come nell’esempio qui sopra.
I GATTI SONO PERSONAGGI IMPORTANTI NELLA FICTION
Se Rin Tin Tin, il Commissario Rex e Lassie sono i portavoce dei cani, anche la schiera dei gatti della fiction è molto fitta.
Iniziamo con il cast quasi interamente felino degli Aristogatti, che bilancia La carica dei 101 nella sfida cat versus dog del mondo Disney.
La sfida la vince il team gattini perché può contare su Romeo, er mejo der Colosseo.
Il Cheshire Cat, o Stregatto, è una delle figure più affascinanti di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Il gatto della strega Sabrina, Salem, è riconoscibilissimo e a lui sono dedicati infiniti meme.
Tom, di Tom e Jerry, Gatto Silvestro e Garfield sono probabilmente i gatti più famosi delle serie animate, con ruoli buffi e sostanzialmente positivi, così come il catbus di Totoro o Oliver di Oliver e Company.
Se ci spostiamo nel mondo del cinema troviamo una gamma più variegata di ruoli e spuntano anche i gatti decisamente non pucciosi come Church di Cimitero Vivente.
Abbiamo poi un’intera gamma di “gatti dei cattivi”: Mr. Bigglesworth del dottor Evil in Austin Powers, il gatto di Vito Corleone in Il Padrino, il persiano bianco, unica “parte visibile” del cattivo di 007 Dalla Russia con amore.
E che dire di Mrs. Purr, la gattaccia di Mastro Gazza nel castello di Hogwarts?
Il mondo dell’intrattenimento, oltre alla fiction, vive anche dell’universo dei meme, dove troviamo il gattone grigio di I can has cheesburger, l’epopea del Ceiling Cat contro il Basement Cat, il famosissimo Grumpy Cat dal merchandising incredibilmente esteso.
Troviamo anche il gatto conosciuto in Italia come Schifomadò (sic), che è in realtà Smudge The Cat, star del meme inglese di Woman yelling at a cat: Smudge è un’icona che va oltre le barriere del mondo dei cat lover.
L’antico gatto che ti ha fatto un biscotto ma poi l’ha “mangiuto” ha sempre il suo fascino, e quest’anno compie ben 16 anni!
Altro gatto storico è il Monorail Cat, praticamente una trinità felina assieme a Longcat e Nyan Cat.
Per saperne di più, know your meme è l’autorità in materia di meme.
PER SAPERNE ANCORA DI PIÙ SU GATTI E WEB MARKETING (MA ANCHE SOLO SUI GATTI)
Il mondo dei gatti va oltre al mondo del marketing e lo sovrasta come dimensioni.
Se non ne avete avuto abbastanza, potete trovare più informazioni sui gatti in questa hit parade dei vip felini, dove compaiono sia i gatti famosi di storia e fiction ma anche gatti dalla fama personale, gatti milionari e gatti sindaco che si sono guadagnati titoli, comparsate e addirittura best seller in libreria.
Per avere invece una resoconto sulla spinta che i gatti danno al marketing, attraverso un punto di vista spiritoso e dal look accattivante, qui c’è un’infografica semplicemente imbattibile (a partire dal titolo).
Infine, per una serie di gustosi aneddoti storici (per sapere cos’è successo a Tiger!), ecco una carrellata di curiosità sulle celebrità amanti dei gatti, dai reali di Russia ai poeti maledetti
Alla prossima!
*Per chi ha voglia di approfondire l’argomento, Google Scholar restituisce ben 134.000 articoli accademici per la ricerca “cats advertising” e 71.000 per “cats marketing”. Anche se solo l’1% delle pubblicazioni fosse favoloso, avremmo oltre 2.000 favolosi testi sul ruolo dei gatti nel marketing e nella pubblicità.