Quali sono le sfide del futuro nel mondo del lavoro?
Quali competenze serviranno?
Che ruolo ha e avrà la comunicazione ambientale?
HOW CAN WE CREATE A FUTURE THAT WORKS FOR ALL?
Questa settimana la nostra agenzia di comunicazione ha deciso di condividere un articolo del World Economic Forum, scegliendo in particolare un estratto dei lavori del SDIM, il Sustainable Development Impact Meeting – Meeting sull’impatto dello sviluppo sostenibile. Si intitola The green skills imperative: How can we create a future that works for all?
L’articolo tratta delle green skills, o competenze verdi, e condivide una panoramica sul mondo che verrà dopo la pandemia e dopo gli impatti sempre più distruttivi e frequenti del cambiamento climatico.
I punti di vista sulle questioni sono davvero tantissimi e l’articolo si concentra su quello che si può fare, ad ogni livello, per gestire i prossimi anni.
Viene messo in luce come sia richiesto uno sforzo gargantuesco da parte di governi, aziende private, organizzazioni pubbliche e singoli individui. È come se ci fossimo svegliati solo ora dall’ingenuità e dall’ottimismo sui quali abbiamo fondato lo stile di vita, rendendoci conto solo negli ultimi mesi che il fatto di non avere un secondo pianeta a portata di mano sia un limite reale.
Da qui, l’esigenza improvvisa di rifondare formazione, competenze, logistica, educazione, politiche e comunicazione ambientale, con poco tempo e tanto lavoro da fare.
La nostra agenzia di comunicazione si occupa da anni della comunicazione ambientale delle aziende, gestendo la comunicazione online di imprese di livello internazionale come di realtà locali attente alla lotta alle emissioni e alle buone pratiche di sostenibilità e responsabilità. Cerchi un’agenzia di comunicazione che faccia brillare la comunicazione ambientale della tua impresa? Contattaci!
Ecco l’articolo del SDIM: buona lettura!
L’IMPERATIVO DELLE COMPETENZE GREEN: COME POSSIAMO CREARE UN FUTURO CHE VADA BENE PER TUTTI?
- Il cambiamento climatico sta già incidendo sui mercati del lavoro, con milioni di persone che hanno lasciato o perso il lavoro, fenomeno con un’intensità senza precedenti negli ultimi anni.
- Il mondo del lavoro può svolgere un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, anche se ciò dipenderà dalla nostra capacità di sviluppare competenze ecologiche: green skills.
- Investendo in tali competenze, i governi, le aziende e gli individui possono collaborare per creare un mondo più sostenibile che funzioni per tutti.
Il cambiamento climatico è reale. Innegabilmente è già su di noi. E se questa estate pure è stata esemplare del cambiamento in corso, è probabile che peggiorerà: ondate di caldo e violenti incendi, insicurezza alimentare e carenza idrica, deforestazione e perdita di biodiversità continueranno ad avere conseguenze devastanti per il nostro mondo e per la nostra vita lavorativa se non cambiamo le nostre pratiche.
Milioni di persone sono già sfollate e sono alla ricerca di nuovi inizi altrove, perché le loro case e i loro mezzi di sussistenza sono stati vittime della forza distruttrice del cambiamento climatico. È chiaro che il vero impatto del cambiamento climatico è di vasta portata, con ripercussioni sia sui mercati del lavoro locali sia sulle catene di approvvigionamento globali.
I mercati del lavoro sono già stati sottoposti a forti pressioni. Abbiamo visto milioni di lavoratori lasciare il lavoro in un periodo di instabilità dirompente come mai prima d’ora, alla ricerca di ruoli che offrano una migliore possibilità sussistenza, con condizioni lavorative che permettano un equilibrio tra lavoro e vita privata.
In primo luogo, c’è stata la “Grande dimissione”, in cui milioni di lavoratori hanno lasciato volontariamente il lavoro nel 2021.
Poi abbiamo assistito al “Grande Rimescolamento”, in cui i dipendenti hanno iniziato a cercare ruoli e scopi più appaganti nel loro lavoro. Ora, sia i lavoratori che i datori di lavoro stanno arrivando a una realizzazione cruciale: la forza lavoro è molto squilibrata quando si parla di competenze green, e questo squilibrio deriva dai grandi cambiamenti nel mondo del lavoro, come la digitalizzazione.
Il mondo del lavoro svolge un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, sebbene tale transizione dipenda dalle nostre capacità di identificare, valutare e sviluppare competenze ecologiche.
Qui, delineiamo alcuni degli approfondimenti tratti dal documento di ricerca di The Adecco Group, Skills for the Green Economy, e spieghiamo come le organizzazioni sia nel settore privato che in quello pubblico devono iniziare a dare priorità alle persone, investire nella loro continua occupabilità e sfruttare le competenze per promuovere la transizione verso un’economia più sostenibile.
DARE PRIORITÀ ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE GREEN
OPPORTUNITÀ DELLA TRANSIZIONE VERDE
Qualsiasi strategia di transizione di successo dovrà considerare che:
- Più di 1,47 miliardi di posti di lavoro a livello globale dipendono da un clima stabile, e il progresso dell’innovazione significa che molti posti di lavoro devono ancora essere inventati. Lo spazio – e la necessità – per lo sviluppo delle competenze verdi non possono essere sottovalutati.
- Eliminando gradualmente i combustibili fossili, alcuni settori (e aree geografiche) saranno colpiti più duramente di altri, in particolare l’industria energetica e automobilistica.
- Consumatori e lavoratori stanno sempre più responsabilizzando le aziende e modificando le loro scelte; le aziende dovranno offrire soluzioni socialmente e ambientalmente sostenibili per diventare “a prova di futuro”.
Queste sfide non sono affatto facili da affrontare, ma se affrontate correttamente possono portare a numerose opportunità per governi, imprese e singoli lavoratori. Più in generale, le politiche smart green possono portare a:
- Una forza lavoro più qualificata e a prova di futuro
- Mercati del lavoro funzionali con sistemi educativi sofisticati
- Sistemi di protezione sociale inclusivi
I governi hanno un ruolo cruciale da svolgere nel guidare il passaggio all’economia delle competenze verdi. Una politica intelligente fa una differenza decisiva nel garantire una transizione inclusiva, in particolare se si considera che:
- Le modifiche ai settori avverranno in aree geografiche diverse in momenti diversi. Mentre la perdita di posti di lavoro può essere istantanea, la creazione di posti di lavoro sarà più graduale. A tal fine, i governi dovranno proteggere i lavoratori piuttosto che i posti di lavoro.
- Non tutti i lavori riappariranno automaticamente negli stessi settori in cui erano stati persi. Ecco perché è fondamentale mantenere la mobilità e la flessibilità del mercato del lavoro.
- La forza lavoro è una risorsa fondamentale. In quanto tale, l’investimento in essa non dovrebbe essere considerato un costo, ma l’investimento nello sviluppo della forza lavoro dovrebbe essere ammortizzabile.
I datori di lavoro dovrebbero essere loro stessi proattivi, anche perché rimangono uno degli stakeholder più affidabili nelle transizioni. Dovrebbero:
- Iniziare a mappare i requisiti delle competenze ecologiche e avviare la riqualificazione e il reimpiego per anticipare la curva
- Fare dell’occupazione sostenibile e dell’investimento in competenze il vantaggio del marchio per attirare i talenti giusti e conservare le competenze giuste per il successo futuro
- Fare uso di apprendistato, istruzione e formazione professionale e altre forme di apprendimento basato sul lavoro per costruire il proprio pool di talenti e creare diversi punti di ingresso nell’organizzazione e nel mercato del lavoro in generale
- Promuovere la flessibilità e sfruttare le competenze della forza lavoro mettendo l’individuo al centro della trasformazione
Nel frattempo, le persone sono incoraggiate a:
- Diventare proattive e prendere possesso delle proprie competenze cercando continuamente opportunità di formazione
- Abbracciare la flessibilità della carriera
- Rendersi conto che le proprie competenze hanno una data di scadenza e che l’apprendimento permanente è un prerequisito per migliorare la propria occupabilità futura
L’affinamento delle competenze e la transizione verde, tuttavia, non sono una strada a senso unico. L’economia verde e la transizione verso un futuro più sostenibile influenzeranno senza dubbio la domanda di competenze nel mercato del lavoro.
D’altra parte, è importante notare che senza le competenze, qualsiasi progresso verso la transizione verde sarebbe impossibile. Competenze e green economy si plasmano a vicenda.
INVESTIRE IN COMPETENZE PER UNA GIUSTA TRANSIZIONE VERDE
Abbracciando gli investimenti nelle competenze verdi, tutte le parti interessate possono contribuire a garantire che la transizione verso l’economia verde sia giusta e che nessuno venga lasciato indietro.
Ecco perché è essenziale che tutte le parti interessate, inclusi governi, imprese e lavoratori, collaborino a un nuovo contratto sociale e ci assicurino di andare avanti insieme, verso un futuro che funzioni per tutti.
