I touchpoints nel marketing sono i punti di contatto tra un’azienda e il cliente, dove avvengono interazioni che possono influenzare la percezione del marchio.
Questi punti di contatto possono includere qualsiasi cosa, dai canali digitali (come i siti web e i social media) ai mezzi tradizionali come i negozi fisici e gli eventi.
L’approccio touchpoints si concentra su ogni singolo punto di contatto per ottimizzare l’esperienza del cliente in modo specifico, mentre l’approccio customer journey si focalizza sull’intero percorso che il cliente compie con il marchio, dall’inizio alla fine.
Il punto di vista fornito dall’esame dei touchpoints offre una visione più ampia e olistica, mirando a migliorare l’intera esperienza del cliente.
Ma come si può entrare in contatto col cliente?
Abbiamo scelto di calare i touchpoints in modo fisico, facendo degli esempi di come questi punti di contatto possono coinvolgere i 5 sensi.
TOUCHPOINTS UDITIVI
I touchpoints uditivi sono esperienze di marketing che coinvolgono l’udito del cliente.
Un esempio comune è l’uso della musica in un negozio fisico.
Una playlist accuratamente selezionata può influenzare l’umore del cliente, prolungare il tempo di permanenza nel negozio e incoraggiare gli acquisti.
Un altro esempio sono i jingle pubblicitari o le musiche di sottofondo nei video promozionali, che aiutano a creare un’associazione positiva con il marchio.
Anche i podcast sponsorizzati o i messaggi vocali nei call center rappresentano touchpoints uditivi, poiché il tono, il ritmo e il contenuto della voce possono influenzare la percezione del cliente verso un brand.
A proposito, nel nostro piano editoriale parleremo proprio dei podcast!
TOUCHPOINTS VISIVI
I touchpoints visivi comprendono tutti gli elementi di marketing che possono essere percepiti attraverso la vista.
Questi includono il design del logo, la grafica pubblicitaria, l’aspetto del sito web e il packaging dei prodotti.
Ad esempio, l’utilizzo di colori specifici e di un font coerente può trasmettere determinati valori aziendali e attirare l’attenzione dei clienti.
I negozi fisici sfruttano anche elementi visivi come l’allestimento delle vetrine e la disposizione degli interni per creare un ambiente che rispecchi l’identità del marchio.
Anche le pubblicità visive sui social media e i banner online sono touchpoints visivi che possono influenzare le decisioni di acquisto.
TOUCHPOINTS TATTILI
I touchpoints tattili si riferiscono alle interazioni di marketing che coinvolgono il senso del tatto.
Nel caso dei negozi fisici, consentire ai clienti di toccare e maneggiare i prodotti può aumentare la percezione della qualità e migliorare l’esperienza di acquisto.
Il packaging di un prodotto è un altro esempio: materiali di alta qualità e dettagli come la goffratura o la laminazione possono rendere il prodotto più attraente.
Anche i materiali promozionali stampati, come brochure o biglietti da visita con una finitura unica, possono servire come touchpoints tattili che lasciano un’impressione duratura sui clienti.
Qui a K89Design conosciamo bene l’importanza del packaging e le finezze di una realizzazione pratica professionale.
Se vuoi saperne di più, ecco i nostri contenuti dedicati:
UNBOX ME: L’IMPORTANZA DEL PACKAGING
PACKAGING: NON SOLO L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
PROGETTAZIONE PACKAGING – CAMPOREALE
TOUCHPOINTS OLFATTIVI
I touchpoints olfattivi coinvolgono il senso dell’olfatto e possono essere potenti strumenti di marketing.
Gli odori possono evocare emozioni e ricordi, influenzando le percezioni dei clienti in modo significativo.
Ad esempio, alcune catene di caffetterie utilizzano l’aroma di caffè appena macinato per attirare i clienti e migliorare l’esperienza nel punto vendita.
Allo stesso modo, i negozi di abbigliamento possono utilizzare profumi specifici per creare un ambiente accogliente e rilassante.
Persino le automobili nuove vengono spesso profumate per aggiungere ulteriore fascino al prodotto e migliorare l’esperienza di acquisto.
TOUCHPOINTS GUSTATIVI
I touchpoints gustativi sono meno comuni, ma possono essere molto efficaci, specialmente per i marchi nel settore alimentare e delle bevande.
Offrire campioni gratuiti di nuovi prodotti in un supermercato è un classico esempio di touchpoint gustativo.
Questo approccio permette ai clienti di provare il prodotto, aumentando la probabilità di un acquisto immediato.
Alcuni ristoranti o bar possono offrire piccoli assaggi o bevande di benvenuto per creare un’esperienza memorabile e promuovere il loro menù.
Anche i corsi di cucina o le degustazioni di vini organizzati da un’azienda possono fungere da touchpoints gustativi che aiutano a rafforzare il legame con il cliente.
Ti è piaciuto questo contenuto?
Potrebbero interessarti anche:
CONTENT EXPERIENCE: COS’È E PERCHÉ SI USA
BUYER PERSONA: TRA FINZIONE E REALTÀ
Se invece hai già delle idee e vorresti vederle realizzate, fai una chiacchierata con noi!